Saturday 23 May 2020

Sprigionare la luce nella prigionia del Lockdown



SPRIGIONARE LA LUCE NELLA PRIGIONIA DEL LOCKDOWN

UNLOCKING THE LIGHT IN LOCKDOWN  (Per leggere questo blog in l'inglese vai al blog precedente)

8 Maggio 2020

Le opere qui presenti sono state realizzate ad olio, su tela o su tavola.

 Nel 10 Marzo 2020, a causa della pandemia Covid 19, un draconiano confinamento e’ stato imposto all’Italia. Ho realizzato che mi si sarebbe presentata una preziosa opportunità per rallentare, riconsiderare le cose e dar tempo alla concentrazione.

Vorrei condividere con voi alcuni dei miei pensieri ed osservazioni, e presentarvi alcune delle mie opere realizzate durante le scorse sette settimane di lockdown.


Le radiazioni del sole sono la fonte responsabile per l’energia vitale sulla terra. Sono nella vita di ciascuno di noi e ci coinvolgono a livello emotivo e psicologico. Ogni giorno la luce solare e’ leggermente diversa dal giorno precedente mentre le stagioni si susseguono instancabilmente. Mi sono focalizzata nell’attento studio della luce solare e come essa interagisce con l’aria, l’acqua e con gli oggetti, invece che esclusivamente con gli oggetti- in realtà la luce solare e’ una tema che mi ha sempre affascinato.



L’Italia e’ un paese dove vi sono molte ore di luce, ed ho la fortuna di vivere a Pietrasanta, una cittadina a Nord di Pisa, in Toscana, localizzata a circa un terzo dello stivale Italiano sulla costa nord-ovest dell’Italia, di fronte alla Corsica. Gli inverni sono miti e le estati lunghe e molto calde.
Questa fertile estensione di pianura fra montagne e mare possiede una luce speciale - o così dicono gli scultori di marmo della zona. Essi ne sanno qualcosa data la loro nota esperienza con il famoso ‘bianco di Carrara’ sin dai tempi degli antichi Romani.


Vivo sul quarto piano di un condominio attorniato da case con giardino. Alle mie spalle si ergono i piedi delle Alpi Apuane. Dinnanzi a me, attraverso il sipario di case, industrie e campi, la mia vista si estende ad ovest sul Mar Mediterraneo. Il sole sorge dietro le montagne, proiettando una lunga ombra sulla pianura che si accorcia via via che il sole percorre il sua arcata giornaliera' prima di tramontare sul mare. (Vedi quadro n. 13, Tramonto di Luna su Massa, Moonset over Massa).
Durante la transizione dall’Inverno alla Primavera, pare che il tramonto scivoli verso Nord sull’orizzonte segnando la fine di ogni giorno, e dalla meta’ dell’estate il tramonto avverrà dietro le montagne costiere del Nord.


Disegno che illustra la posizione del mio condominio in relazione alle montagne, il mare e la rotazione quotidiana del sole.


Il periodo del lockdown mi ha concesso la libertà di scegliere il mio orario lavorativo, così che io potessi studiare gli effetti della luce solare in specifici momenti del giorno. Fortunatamente, dalla seconda metà di Marzo, all’inizio di Aprile, il tempo ha retto per molti giorni di fila.
E’ sempre una sfida creare l’illusione della luce utilizzando solo pigmenti ad olio su tela. Scegliere il momento giusto ed amministrarlo correttamente è una sfida ancor più grande. Alcuni pittori scelgono di dipingere a mezzogiorno perché le ombre cambiano meno in confronto al mattino e  la sera. Altri preferiscono cogliere i colori fugaci e bellissimi dei primi cieli all’alba o della fine del giorno, quando vi è rimasta una finestra di 10-15 minuti prima che tutto cambi e svanisca completamente.
Dato che il sole è in perenne movimento, qualsiasi disegno di un’ombra proiettata diverrà incorretto dopo mezz’ora dall’inizio del disegno. Ma non solo la sua ombra cambia, ma ne cambia la luminosità del suo colore e la sua tonalità. Una scena con intriganti confronti di colore e luci riflesse può perdere il proprio incanto dopo pochi istanti. Così è importante essere consapevoli del momento che si vuole immortalare e della sua durata.


Una parola sulla fotografia. Certamente la macchina fotografica è uno strumento utile per fissare un attimo istantaneamente, ma l’immagine è percepita attraverso una lente che ne distorce prospettiva e disegno. Non solo, la fotocamera che registra digitalmente, interpreta la scena manipolandone l’intensità dei colori ed esagerandone il contrasto. Quando questi fatti sono presi in considerazione, la macchina fotografica può essere di aiuto per ricordare le condizioni scelte del momento, ma non potranno mai sostituire l’osservazione diretta dell’occhio umano.
Il pittore Impressionista Francese Claude Monet, fu capace di dipingere varie scene che probabilmente durarono solo 20 minuti, avendo preparato una tela antecedentemente per ogni momento scelto, lavorava su molteplici opere in vari momenti distinti.
Ripeteva questo sistema per giorni, pregando che il meteo non subisse forti alterazioni, e così facendo trovò le ore necessarie per completare le sue opere.
E’ per questo che i pittori nordici amano migrare al sud per dipingere, per beneficiare della costanza del clima Mediterraneo.

 

Balcone - 21 x 18cm

1. Durante la prima settimana del lockdown, penso di essermi sentita, come tutti, prigioniera della mia stessa casa. Questo primo lavoro rappresenta le paure di questo periodo iniziale. E’ stato dipinto al mattino e ritrae l’angolo del mio balconcino che con la sua ringhiera suggerisce la barriera dal mondo esterno. La vera sfida di questa opera è stata nello scoprire il valore e colore del muro giallo, in ombra. Come qualcuno che abbia dipinto limoni ben sa, far sembrare il giallo, scuro, evitando di creare un piastriccio fangoso è difficile, dato che il colore (il valore) giallo è per natura più leggero in tonalità di ogni altro colore. Appena altri pigmenti sono aggiunti, il giallo non sembra più giallo!
Quando ci siamo iniziati a rendere conto che il lockdown sarebbe continuato per molte settimane, ho trovato un modo alternativo per ‘ritrovarmi’. Mai più avrei trascorso il tempo riordinando e ripulendo instancabilmente quel piccolo rifugio del mio appartamento e dedicato la mia attenzione all’ultimo resoconto sulle morti del coronavirus, avrei invece fatto tesoro del tempo regolatomi. Fissando degli obbiettivi raggiungibili e adottando una routine quotidiana, sono riuscita a ridurre i livelli di ansietà che percepivo allora. Mi sono prefissata l’obbiettivo di dipingere il tramonto ogni sera, in modo da comprendere come sarei stata capace di ritrarne la bellezza con i miei colori ad olio.

 
2. Tramonto con nebbia - 15 x 28cm

2. Questo quadro è stato dipinto durante il dodicesimo giorno del lockdown Italiano e vi era una considerevole nebbia dove il sole aveva deciso di nascondersi prima di raggiungere l’orizzonte. Non so se la nebbia fosse stata causa di particelle inquinanti o un’eccesso d’umidità, rimane il fatto che i giorni a seguire sarebbero stati incredibili proprio per il contrario: la loro limpidezza.




3. A destra del sole - 29 x 19cm

3. Il cielo è limpido in questo veloce schizzo (a differenza di qualche piccola nuvoletta vicino all’orizzonte), ed il sole è appena tramontato a sinistra della cornice. I lampioni si accendono. In questo istante i colori iniziano a scurire ed a cambiare rapidamente le loro relazioni attraverso l’arcobaleno della tavolozza. L’area di transizione fra la luce calda emanata da dietro l’orizzonte e il blu profondo del cielo presente più in alto, spesso e' di  un verde delicato che io amo chiamare ‘verde uovo d’anatra’.



 
4. Dieci minuti prima del tramonto - 21 x 21cm

4. Puo’ essere che il ‘verde uovo d’anatra’ sia più facilmente visibile in questo dipinto del sole, che si trova a 10 minuti dal suo tramonto. Ho dovuto mantenere i valori del cielo più scuri di ciò che erano in verità, per fare in modo di potervi includere la palla del sole. Data la forza della luce presente si è creata un’aura diradata intorno al sole, una corona di colore, un colore riscaldato dalla sua fonte luminosa.


5.Dalla Collina - 18 x 25cm

5. Qui la corona di luce è visibile ancora da un punto di vista (immaginario) più alto, fra le colline dietro casa mia. Approssimativamente, a 40 minuti dal tramonto con un’atmosfera non inquinata e libera dalle tracce degli aeroplani.



 6. Falò altramonto - 18 x 27cm

6. Qui ho deciso di raffigurare quel prezioso momento quando l’ultimo globo rosso di sole si riduce ad un puntino di luce e si spegne. Qualcuno aveva acceso un falò.


 
7. Tramonto su Porto Venere - 18 x 27cm

7. Cinque giorni più tardi il sole stava tramontando su Porto Venere ed il porto di La Spezia, con una piccola nuvola. Molto ‘verde uovo d’anatra’ presente.


 
8. Due ore prima del tramonto - 30 x 20cm

8. L’effetto a corona della luce del sole, non mi ha mai disinteressato, specialmente essendo omonimo del nome del virus. Ne ho iniziato ad individuare ovunque. Le ‘corone’ sono anche note come i bagliori della lente. Una corona appare dovunque ci sia una forte fonte di luce, e può avvenire anche intorno a luce riflessa, basta che la fonte sia forte abbastanza. Questo schizzo è stato realizzato due ore prima del tramonto, ed il bagliore della luce solare riflessa dal mare è propagato sul paesaggio in lontananza.

 

 
9. Il treno delle 7:30 - 20 x 30cm

9. Ogni sera, intorno alle 7:30, un treno passeggeri passava attraverso il mio campo visivo ed i vagoni riflettevano dei piccoli luccichii di luce. La corona di bagliore era particolarmente forte a quell’ora e questi luccichii potenti erano ovunque: sulle grondaie, sulle paraboliche e sulle foglie lucenti delle magnolie, le cui cime potevo appena includere nel primo piano della composizione.


10. Studio dei primi Verdi della Primavera - 12 x 25cm

10. Nella terza settimana di Aprile, gli alberi stavano crescendo i loro delicati germogli primaverili. Senza il traffico, il canto degli uccelli era molto piacevole mentre dipingevo. Un rapido schizzo mostra come i pioppi in quel momento sembrassero i più trasparenti fra tutti gli alberi (?).





 
11. I Verdi Primaverili - 21 x 21cm

11. I primi verdi primaverili e paraboliche luccicanti.





12. Studio di Tramonto lunare - 13 x 18cm

12. Intorno all’8 di Aprile vi è stata una ‘supermoon’ (super-luna), più grande e più luminosa data la sua vicinanza alla terra, e facilmente visibile dati i cieli non inquinati e senza nuvole di pioggia. Mi sono svegliata presto per vederla e non ho resistito al cercare di ritrarne i veli perlacei presenti nel cielo all’ alba. Via via che la luna tramontava il sole si ergeva, e l’ombra delle montagne alle mie spalle si accorciavano a vista d’occhio sulla pianura sottostante. Il giorno seguente, con l’aiuto del contrasto fra luce ed ombra ed uno schizzo del giorno antecedente ho creato un piccolo dipinto, dove mi sono permessa con ‘licenza d’artista’ di sostituire la luna alla città di Massa.




 

13. Tramonto lunare su Massa - 21 x 21cm

13. Tramonto lunare su Massa.


 
 14. Raggi solari su Porto Venere - 9 x 29cm

14. Raggi solari su Porto Venere


15. Passeggiata col cane - 21 x 21cm

15. Durante il lockdown potevo osservare dall’alto le attività dei proprietari dei giardini circostanti. Vedevo mariti occupati a tagliare le siepi e falciare i prati d’erba che erano cresciuti con l’aumento del caldo. Alla fine delle sette settimane, le siepi dei giardini, insieme alle architetture, proiettavano lunghe ombre strette e geometriche. I cani non riuscivano a credere alla fortuna di uscire così spesso, essendo l’unica scusa accettabile per fare uscire anche i loro padroni. Era importante per me immortalare con precisione l’ora di questo dipinto mattutino (10:45), dato che le ombre proiettate erano in costante movimento.


 
16. Ritratto con Corona - 17.5 x 17.5cm

16. La mia ossessione con il lockdown e con tutto ciò che riguarda il Corona, fu gratificata il 16 di Aprile con una vera e propria corona di sole. La leggera presenza di foschia nell’atmosfera può causare un’effeto visibile, ad arcobaleno circolare, intorno al sole. Può avvenire anche attorno alla luna, con le giuste condizioni. Così, bloccando sole con la mia testa, sono stata capace di scattare una foto ‘con corona’, dandomi una sicuramente immeritata, ma divertente aureola luminosa!
Su un piano più profondo, dipingere questo ritratto mi ha resa cosciente della brontolante incertezza psicologica su ciò che c’è in serbo per la specie umana.

Durante questo periodo di intensa ricerca e di libertà nell’eseguire una routine quotidiana che ruotasse intorno ad i miei strambi orari lavorativi, ho imparato moltissimo. Molto di ciò che ho imparato è stato come capire l’illusione della luce, sperimentare ed applicare delle idee con dei pigmenti. Tutto ciò mi ha dato un prezioso feedback ed uno stimolo per lavori avvenire.
Anche se il mio adorato contatto diretto con la natura selvaggia è stato limitato, la mia fede nelle proprietà curative dell’apprezzamento del bello è stata ancora una volta riconfermata. 









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